Il Karitè è un albero spontaneo che cresce in Africa Centrale: dai sui frutti, simili ad una prugna, si estrae il burro di Karitè, usato appunto dalle popolazioni locali come protezione e maschera per il viso contro il sole.
Ricco di flavonoidi, vitamina A e D e di acidi grassi, viene sempre più impiegato in cosmetica per le sue proprietà emollienti e lenitive.
I suoi frutti vengono raccolti tra giugno e settembre: il nocciolo viene liberato dalla polpa e fatto essiccare, quindi viene cotto in acqua dopo essere stato macinato e frammentato.
Le pelli rovinate dai raggi solari e dall’inquinamento atmosferico trovano un ottimo giovamento dall’utilizzo di creme che lo contengono: la sua azione reidratante forma un velo protettivo sulla pelle che la rende morbida, elasticizzata e luminosa.
Un perfetto mix “antiage” che si sta guadagnando una fetta sempre più grande di mercato, anche in cucina, dove viene utilizzato per cucinare al posto dell’olio o del classico burro (serve anche per fare il cioccolato al posto del burro di cacao essendo molto simile).
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